MONZA – “I volantini comparsi in città negli scorsi giorni che ritraggono l’assessore Martina Sassoli definendola Lady Pattume sono vergognosi. Non è questo il modo di esprimere il dissenso. Una manifestazione di contrarietà dalla quale ci dissociamo e che condanniamo. Ma è anche imbarazzante quanto ha detto lo stesso assessore in alcune recenti interviste, puntando il dito contro i cittadini riguardo che a suo dire non avrebbero capito il funzionamento della nuova raccolta differenziata. Sul punto dissentiamo: quello è un servizio che dovrebbe essere reso il più semplice possibile per agevolare i monzesi. Invece è accaduto l’esatto contrario”. Carlo Abbà (MonzAttiva) non risparmia critiche all’amministrazione comunale, e in particolare all’assessore Sassoli, per la nuova raccolta differenziata.
“L’amministrazione ha provato a spiegare come stanno le cose – commenta Maria Chiara Pozzi (MonzAttiva) -, portando gli esempi di altre città dove il modello sarebbe lo stesso. Ma le informazioni che hanno fornito sono fuorvianti. L’unico modello che potevano prendere a riferimento è quello di Lissone, ma il caso è stato omesso, forse volontariamente. Nella cittadina accanto alla nostra, che ha deciso di adottare il sacco da 70 litri, il numero di rifiuti gettati per strada è aumentato. Il percorso per una raccolta differenziata più efficiente non è quello intrapreso dalla Giunta Allevi. Una scelta scellerata che fa il paio con quella di aver voluto far entrare in vigore la pulizia delle strade sospendendo i divieti di sosta, quando la Sangalli non ha mezzi per poter effettuare quel tipo di servizio”.
“La scelta degli orari sembra non tener conto degli impegni dei cittadini – conclude Abbà – e non agevola il lavoro degli operatori, costretti a muoversi negli orari di punta. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Decine di imprese che operano nei condomini si sono trovate spiazzate. Che la colpa sia anche loro? Forse per l’assessore se le luci dei lampioni non funzionano è perché i cittadini si arrampicano per sabotarli e, magari, le buche in strada dipendono da gruppi di persone armate di picconi e picozze che vogliono farsi del male da sole quando si trovano su quelle stesse strade”.