MILANO – Uno sportello dedicato al supporto e orientamento delle cittadine e dei cittadini stranieri, con mediatori madrelingua arabo, spagnolo e russo presso la delegazione anagrafica di via Padova 118. Il progetto “Interculturalità & anagrafe”, che vede la collaborazione fra Comune di Milano e l’Università Iulm è stato presentato oggi a Palazzo Marino dall’assessore ai Servizi civici Gaia Romani, dalla professoressa di Statistica sociale dell’Università Iulm Emma Zavarrone, delegata del Rettore per la Terza missione, e dal Presidente del Municipio 2 Simone Locatelli.
L’apertura temporanea di questo sportello, che rientra nella cornice del protocollo di sostenibilità sociale che l’Ateneo ha siglato con l’amministrazione milanese, mira a contrastare le barriere e gli ostacoli linguistici che rendono complicata la comunicazione fra i dipendenti che erogano i servizi dell’Anagrafe e l’utenza straniera.
Un team di collaboratori esperti della Iulm, madrelingua in arabo, spagnolo e russo, sarà presente in via Padova 118, nei giorni di lunedì e giovedì, dalle 9 alle 13, a partire da lunedì 12 giugno.
Il progetto si basa su una ricerca condotta da HAL Humanities analitycs lab (sezione del centro di ricerca Humanlab) del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università Iulm – guidato dalla professoressa Zavarrone – a partire dai dati forniti dal Comune di Milano sugli accessi di cittadini e cittadine italiani e stranieri nell’Anagrafe del Municipio 2, negli anni 2021 e 2022. Lo studio ha analizzato per ogni nazionalità le lingue parlate e i principali servizi richiesti, al fine di costruire un progetto su misura, in grado di facilitare l’orientamento di chi accede in anagrafe, consentendogli di esprimersi nella propria lingua madre.
È emerso, infatti, che su un totale di accessi pari a 24.233 unità la percentuale di utenza straniera corrisponde al 22,5% (5452 unità) di cui un terzo di genere femminile. Mentre i servizi più richiesti, fra 2021 e 2022, sono stati autentica di copia conforme, CIE (duplicato, primo rilascio, rinnovo, sostituzione), estratto di morte, estratto di nascita, iscrizione anagrafica per immigrazione, pratica di cambio di indirizzo.
Infine, la sintesi delle lingue più parlate nei due anni presi in considerazione ha rilevato che la più parlata in assoluto dalla popolazione straniera è quella araba (3.524 accessi), seguita dalla russa (2.888), spagnola (2.414), cinese (2.275), francese (1.357) e filippina (423).
“Il progetto presentato oggi – dichiara l’assessore Romani – va nella direzione sostenuta dall’Amministrazione di costruire servizi sempre più radicati sul territorio, capaci di rispondere ai bisogni di ogni persona. Quella di via Padova è nello specifico l’Anagrafe collocata nel quartiere più multiculturale di Milano, ecco perché attivare strumenti come questi è di fondamentale importanza. Siamo ben consapevoli che le nostre delegazioni sono molto spesso il primo accesso per una cittadina o un cittadino straniero, a livello burocratico, nella città di Milano, e vogliamo lavorare per renderlo il più possibile semplice e piacevole. Siamo molto soddisfatti del risultato della collaborazione con l’Università IULM, perché questa sperimentazione non solo ci darà la possibilità di rimuovere gli ostacoli che possono impedire la comunicazione fra gli sportelli dell’Anagrafe e l’utenza, ma soprattutto ci consentirà – grazie ai dati che raccoglierà – di mettere in campo strategie e strumenti focalizzati sui bisogni che emergeranno”.
“Molte volte ci si aspetta dagli stranieri che prendono la residenza che conoscano la nostra educazione civica, ma fanno fatica a entrare nei processi quotidiani e burocratici – spiega la professoressa Emma Zavarrone dell’Università IULM –. Ecco perché ‘Interculturalità & anagrafe’ può risultare utile: offriamo la consulenza di collaboratori esperti madrelingua in arabo, spagnolo e russo che faranno un primo momento di contatto con la cittadina o il cittadino che parla poco l’italiano e che avrà bisogno di capire quali sono i documenti e perché deve richiedere per esempio una carta d’identità elettronica, quali sono i tempi di attesa, come la può utilizzare. È un progetto di sostenibilità sociale molto importante in cui il nostro Ateneo crede e che nasce dall’intuizione di un laureando che ha voluto facilitare il processo di creazione identitaria e civica dei nuovi cittadini e cittadine milanesi attraverso una forma di ascolto dedicata in lingua”.
“Realizzare un servizio di interpretariato nel contesto di via Padova – afferma il Presidente del Municipio 2 Simone Locatelli – sarà molto importante perché potrà aiutare la popolazione straniera ad avere un dialogo positivo con l’Amministrazione comunale senza barriere linguistiche, facilitando in questo modo anche il processo di integrazione. Avere una pubblica amministrazione a servizio della cittadinanza significa saper ascoltare le esigenze della popolazione e individuare delle azioni che possano dare risposta ai bisogni ed è quello che si sta facendo anche con questo progetto”.