SEVESO – “Fate un gesto di valore per il bene di Seveso: autolicenziatevi. I cittadini ve ne saranno grati”. Anita Argiuolo, consigliere comunale del Pd, avanza questa richiesta al sindaco Alessia Borroni e al gruppo di maggioranza che la sostiene. “Come dimostra il rendiconto portato in Consiglio comunale – spiega l’esponente dem – la città non si è trasformata come nelle favole e come viene raccontato con comunicati stampa. Invito ad andare strada per strada per vedere le voragini esistenti da tre anni senza le dovute manutenzioni. Non vedo miglioramenti per opere della sicurezza eccetto dei marciapiedi fatti in via Vittorio Veneto e la pista ciclabile a fondo cieco di San Pietro”.
Critiche anche per la palestra a cielo aperto al Parco Dho, che proprio Argiuolo aveva suggerito: “E’ abbandonata, così come il verde che la circonda e anche la parte del Bosco del parco con alberi caduti da un anno e mezzo accatastati senza tagliarli e portarli via. Dove sono i sopralluoghi? La delega l’ha conservata il sindaco, la manutenzione del parco che non viene fatta. Sempre al Parco Dho La Petitosa è chiusa da 7 anni ormai alla fruizione dei cittadini. Un comunicato stampa ci informava della partecipazione del Comune a nuovi bandi. Intanto l’associazione vincitrice del bando precedente non è ancora entrata in possesso della struttura. Parlando del verde, niente vedo nelle spese per il parco la Roggia a Baruccana da anni senza servizi igienici. Tutto questo in prossimità del mercato cittadino, con mancanza anche di sicurezza per serrature dei cancelli di entrata e uscita rotti. Ma nel frattempo la preoccupazione del sindaco è tagliare nastri”.
Con riferimento a Baruccana, Argiuolo ha qualcosa da ridire sulla sicurezza stradale: “Nulla è stato fatto per la seconda parte di lavori di marciapiedi e pista ciclabile di via Prealpi che mette in sicurezza i cittadini per la strada che arriva fino ad oltre l’oratorio. Non vedo spese sostenute per l’apertura di via Ceredo del quartiere del Meredo che gli abitanti la chiedono da anni per la loro sicurezza, purtroppo in quel quartiere ci sono vie strette per raggiungere le abitazioni e si procede solo in un senso di marcia obbligando anche i mezzi di soccorso come ambulanze e vigili del fuoco a fare manovre a marcia indietro, per raggiungere l’uscita. I residenti hanno sollecitato e incontrato sul posto il sindaco e il dirigente della Sicurezza e vigilanza, ma fino ad oggi si registrano solo promesse”.
Dall’altra parte della città, quartiere Altopiano, via Cacciatori delle Alpi: “Non vedo un impegno di spesa per la pista ciclabile come da progetto definitivo approvato nel 2007 e cofinanziato da Regione Lombardia per 400.000 euro su un totale di 800.000, che doveva essere aperta definitivamente appena approvato il PGTU. Quindi non ci sono più alibi per non aprirla completamente”.
Delusione per il cimitero: “L’ampliamento doveva iniziare nel primo anno di legislatura. Invece come ho saputo nella capigruppo di giovedì 27 marzo, forse solo a fine legislatura ci sarà la modifica del progetto lasciato nel cassetto da anni, e poi sarà da approvare. I cittadini sono stati illusi, ma per adesso si continua con opere tampone. I cari defunti saranno ancora seppelliti con la dovuta dignità, grazie alle lacune gestionali e organizzative”.
Elenco finito? “No – aggiunge la dem -. C’è molto da dire anche per il Pnrr per la scuola materna Rodari. Il sindaco e la sua maggioranza forse non capiscono che se i fondi del Pnrr sono persi, i finanziamenti della demolizione e ricostruzione per le incapacità di organizzare e governare di Forza Italia di Fratelli D’Italia Lega e della lista civica, i finanziamenti per la Rodari dovranno uscire dal nostro bilancio comunale. Persi i fondi pagheremo un danno enorme per le casse del Comune. Ma il sindaco non dice o fa finta di non sapere: il Comune è in grado di finanziare con il proprio bilancio l’intera cifra della demolizione e ricostruzione della scuola Rodari? Il Comune è in grado di accedere a nuovi mutui?”
Infine un’ultima critica sugli avvicendamenti in Giunta in questi anni: “Sono quattro licenziamenti fatti dal sindaco in tre anni e mezzo – conclude Argiuolo -. Così sembra tutta colpa degli assessori licenziati. Ma forse sarebbe ora che il sindaco e la sua maggioranza rimasta al potere si giudicassero anche loro invece di essere attaccati alla poltrona. Se c’è carenza di capacità politiche e organizzative, meglio fare un passo indietro per il bene della città. I sevesini apprezzeranno”.
Seveso, Argiuolo (Pd): “Il giardino di Baruccana trasformato in una latrina”
Marzo 10, 2025