ALBIATE – E’ riuscita a entrare in confidenza con una vedova benestante e a spillarle quattrini in quantità inventando la scusa di una figlia malata e bisognosa di cure. Una donna di 38 anni, pregiudicata di origine macedone e residente nel campo nomadi di Carignano (Torino), è stata arrestata dai Carabinieri della Compagnia di Seregno. Risponderà di truffa e circonvenzione di incapace.
A mettere in guardia i militari è stato il medico della 72enne, dopo avere appreso nel mese di maggio dalla sua assistita che ormai era ridotta sul lastrico avendo dato soldi in quantità a una mamma in difficoltà. Il medico, subito insospettito dalla situazione, si è recato in caserma per raccontare tutto quanto. Gli uomini del maggiore Emanuele Amorosi, in dieci giorni di indagini intense svolte a tutto campo, hanno trovato tutti i riscontri.
Si è così scoperto che la vedova, in sei anni, ha dilapidato un patrimonio. Versamenti ripetuti per un totale di 450 mila euro. Soldi che, in buona fede, ha consegnato pensando alla figlia della macedone malata di tumore e bisognosa di cure sanitarie. Tutto inventato di sana pianta. Intanto lei pagava e, quando i soldi non bastavano, non ha esitato a vendere alcune sue proprietà.
Non solo: quando non è più riuscita a far fronte ai versamenti con le sue finanze, ha chiesto aiuto anche a un amico pensionato, facendo sborsare anche a lui importi a cinque zeri. Alla fine sono 300 mila euro versati dalla donna, 150 mila euro dall’amico.
La nomade è stata arrestata dai Carabinieri e accompagnata in carcere a Torino. I militari, inoltre, hanno provveduto a fare annullare un testamento firmato dalla vedova che aveva deciso di lasciare in eredità alla truffatrice anche la sua abitazione.