SEREGNO – L’operazione in corso tra Aeb e A2A non gli è mai piaciuta e, di certo, vuole vederci chiaro: il brianzolo Marco Fumagalli, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, chiede di sospendere tutto in attesa di tempi migliori per poter ragionare a freddo senza essere distratti da eventuali situazioni di emergenza.
“In un momento drammatico per la storia mondiale – afferma Fumagalli manifestando tutto il suo disappunto – nei Consigli comunali brianzoli si decide sull’accordo tra Aeb e A2A, segno del completo disallineamento della politica con i problemi reali non solo della gente comune ma dell’intero pianeta. Non solo la politica non ha saputo darci una sanità che fosse vicina alle nostre esigenze con la medicina territoriale, ma in questo momento privilegia accordi di natura finanziaria quando nel mondo si muore. E non sappiamo neanche lontanamente a quanto ammontano le vittime di questa guerra al virus. Del resto nemmeno in Lombarda lo sappiamo”.
Il consigliere regionale pentastellato non trascura l’osservazione di chi dice che la vita continua malgrado il Coronavirus e che bisogna affrontare i temi che ci sono sul tavolo ormai da tempo. E senza esitazione replica che è anche inopportuno fare valutazioni oggi: “Dobbiamo pensare che la vita dopo il Covid-19 sarà diversa – commenta Fumagalli – e che anche le priorità politiche ed economiche siano ben diverse”.
Il consigliere regionale, proprio per evitare problemi o decisioni affrettate, chiede al Ministero dello Sviluppo economico di bloccare le gare degli Atem (Ambito territoriale minimo) per la distribuzione del gas. “Del resto – spiega Fumagalli – ci è stato detto che l’accorto tra Aeb e A2A risponde all’esigenza di farsi trovare preparati proprio per le gare Atem. Poco importa se su 177 ambiti solo 2 sono stati fino ad ora aggiudicati in Italia e in totale le gare pubblicate sono 28. Personalmente ritengo che in questo momento non solo non sia una priorità l’avvio di queste gare, ma che l’assetto complessivo del settore debba essere rivisto garantendo l’autonomia dei territori. Le gare si possono anche rimandare di dodici o ventiquattro mesi verificando anche se ci sono le condizioni per la libera circolazione delle merci, capitali e servizi, che oggi non esistono per il virus”.
L’obiettivo di questa richiesta al ministero è dichiarato: “Non mi interessa di risparmiare cinquanta centesimi al metro cubo sul metano, la mia preoccupazione riguarda il rischio di perdere un’azienda storica come Aeb. Quello che in oltre cento anno hanno creato i brianzoli deve restare ai brianzoli specie in un momento in cui occorre riflettere sul nostro modello di sviluppo. Mi chiedo perché bisogna svendere i nostri gioielli in un momento di grande incertezza. Abbiamo pagato duramente una riforma sanitaria che si è inchinata di fronte ai grandi ospedali privati. Non lasciamo la Brianza asservita ancora agli interessi milanesi e dei grandi gruppi di quotati in Borsa, ma riprendiamoci il nostro territorio”.